C’è l’impegno dell’associazione culturale Lu Quart da Pit per riportare all’attenzione delle giovani generazioni l’antica devozione che gli abitanti di Gissi avevano per la Madonna delle Grazie, a cui era dedicata una chiesetta nella parte vecchia del paese e di cui si stava perdendo la memoria.
La chiesetta “era situata proprio ai piedi del pendio che si incontra quando si entra a Gissi provenendo dal Fondovalle, e anticamente rappresentava una sorta di presidio a protezione della popolazione che aveva edificato le proprie case, abbarbicate al colle di gesso, per meglio resistere alle incursioni dei saraceni”, spiegano dall’associazione.
La presenza della chiesetta è ormai ricordata in paese solo dagli abitanti più anziani visto che “negli anni ’60 fu abbattuta a seguito di gravi danni causati dall’impatto di un masso che si era staccato dalle rocce collinari che sovrastavano l’edificio. Non rimaneva quindi di essa alcuna traccia se non qualche rara fotografia d’epoca e una preziosa statua della Madonna delle Grazie che vi era venerata e che ora si trova presso la Chiesa maggiore di Santa Maria Assunta”.
Grazie all’impegno del Gruppo Alpini di Gissi, il 20 dicembre 2020 è stata inaugurata un’edicola nel luogo dove sorgeva la chiesetta. Un segno importante che serve “non solo a ricordare, ma soprattutto a perpetuare una devozione che possa trovare in questa memoria un motivo di continuità e di affidamento alla materna cura di Maria, affinché continui ad intercedere con la sua preghiera, per le tante necessità materiali e spirituali del popolo gissano ed ottenere per tutti quelle Grazie con cui veniva denominata ed invocata.
Da alcune testimonianze sappiamo che in quella chiesetta, che veniva dialettalmente denominata la Madonnabbell, veniva fatta una festa in suo onore, con processione e fiaccolata, ogni seconda domenica di settembre, con grande partecipazione popolare, probabilmente sin da quando fu costruita intorno al 1600″.
Proprio con lo spirito di riscoprire questa festività, domenica 12 settembre 2021 alle ore 17:30, non essendo ancora possibile organizzare una solenne processione, una rappresentanza della cittadina di Gissi si è raccolta sul posto in sentita preghiera per riprendere questa tradizione.
“Privati del poter vivere momenti della vita di Comunità che trovano la loro ragion d’essere nella nostra memoria storica e culturale, rinnoviamo simbolicamente il rito e auspichiamo di tornare a viverlo nella sua pienezza nell’anno che verrà”, dice Arturo Di Martino, presidente dell’Associazione Culturale Lu Quart da Pit che ringrazia “il Sindaco e l’Amministrazione comunale, il Parroco Don Michele Fiore, il Gruppo Alpini e la famiglia di Antonio D’Ugo che ha donato la statua posta nell’edicola, nonché la famiglia di Antonio Pachioli che da sempre rispetta e rinnova le tradizioni gissane”.