13.00 – La composizione del nuovo consiglio regionale – CLICCA QUI
10.40 – Risultati definitivi Abruzzo (1633 sezioni su 1633): MARCO MARSILIO (centrodestra) 299949 voti: 48,03%; Giovanni Legnini (centrosinistra) 195394: 31,28%; Sara Marcozzi 126165: 20,2%; Stefano Flajani 2974: 0,42%.
10 – Riepilogo regionale. Il risultato definitivo si avvicina. Sezioni scrutinate: 1624 su 1633. Marsilio 48%, Legnini 31,34%, Marcozzi 20,16%, Flajani 0,42%.
9 – Riepilogo regionale. Quando sono state scrutinate 1527 sezioni su 1663, Marsilio si attesta al 48,24%. A seguire Legnini col 31,41%, quindi Marcozzi non va oltre il 19,87% e Flajani fermo allo 0,41%.
8,45 – Vasto, 41 sezioni su 43. Voti ai partiti: Lega 4301 (26,79), Movimento 5 Stelle 3807 (23,71%), Pd 2365 (14,73%), FRatelli d’Italia 1407 (8,76%), Progressisti con Legnini 855 (5,33%), Forza Italia 815 (5,08%), UdcDc-Idea 547 (3,41), Legnini presidente 406 (2,53%), Abruzzo in Comune 373 (2,32), Azione Politica 337 (2,1%), Abruzzo INsiem con Legnini 306 (1,91%), Avanti Abruzzo 190 (1,18%), Centro democratico + Abruzzo 155 (0,97%), Centristi per l’Auropa con Legnini 65 (0,4%), CasaPound 125 (0,78%).
8,30 – Vasto, 41 sezioni su 43: Marsilio 7519 (44,73%), Giovanni Legnini 5136 (30,55%), Sara Marcozzi 4026 (23,95%), Stefano Flajani 129 (0,77%).
3.30 – I dati degli scrutini in regione confermano ampiamente le proiezioni. Dopo cinque anni di centrosinistra, Regione Abruzzo torna al centrodestra guidato da Marco Marsilio.
2,45 – Vasto, 8 sezioni su 43. Il dato cambia di pochi decimali: Marsilio 45,75%, Legnini 30,98%, Marcozzi 22,78, Flajani 0,48%.
2,30 – Sara Marcozzi: “Il M5S ha confermato il risultato di 5 anni fa. Questo dimostra che il M5S ha un elettorato consolidato mentre gli altri si spostano da sinistra a destra. Mi aspettavo che gli abruzzesi non cedessero a un candidato che non è neanche abruzzese. Siamo contenti. Abbiamo lavorato a un risultato senza fare propaganda, senza portatori d’acqua. La Lega ha candidato in Abruzzo ex Forza Italia, ex Udc. Sono pacchetti di voti che si spostano”. E sul centrosinistra, che ha ottenuto più voti dei Cinque Stelle: “Quando si fanno 8 liste, di cui 7 liste civetta del Pd, il risultato è questo”.
2,25 – Vasto, 6 sezioni su 43: Marsilio 45,7%, Legnini 31,27%, Marcozzi 22,78%, Flajani 0,25%.
2,20 – Da SWG arriva la quarta e ultima proiezione che delinea con un errore minimo il risultato delle elezioni (con lo scrutinio ancora in corso). Marco Marsilio va verso la carica di governatore con il 47.8% dei voti. Secondo Giovanni Legnini, con il 30.8%, terza Sara Marcozzi con il 20.7%, quarto Stefano Flajani con lo 0.8%.
2,08 – Giovanni Legnini: “Penso che il centrosinistra debba tendere alla partecipazione, ai binari del campo aperto, largo, come dimostra questo risultato molto superiore a quello di 11 mesi fa. Il dato del M5S è clamoroso, come lo è quello della Lega. Siamo largamente secondi, nonostante questo spostamento a destra e l’intervento massiccio delle forze di governo. Nel complesso, questo campo di centrosinistra allargato va oltre il 30% è un dato da cui ripartire. Credo che il Movimento 5 Stelle esca sconfitto e che l’esperienza di Governo abbia influito. Agli abruzzesi voglio dire che noi ci siamo”.
1,45 – C’è la terza proiezione elaborata da SWG
Marco Marsilio al 47.6% – Giovanni Legnini 30.6% – Sara Marcozzi 21.2% – Stefano Flajani 0.6%
1,30 – Marco Marsilio: “Siamo una squadra vincente” – LEGGI LE DICHIARAZIONI
1,27 – Vasto, una sezione su 43: Legnini 97 (42,17%), Marco Marsilio 88 (38,26%), Sara Marcozzi 45 (19,57%), Stefano Flajani 0.
1,06 – Matteo Salvini pubblica sul suo profilo Facebook una foto in cui indossa una maglia blu con la scritta Abruzzo, alza il pollice per fare “Ok” e scrive: “GRAZIE Abruzzo! Grazie Italia.
Più forti degli attacchi, delle bugie e delle polemiche: da domani al lavoro!”.
1,03 – Primi risultati a Vasto. Sezione 28, prime 100 schede: Marsilio 62, Legnini 23, Marcozzi 13.
00.54 – “Una giornata storica per Fratelli d’Italia che riesce ad esprimere il suo primo presidente alla guida della coalizione di centrodestra – così Giorgia Meloni, leader nazionale di FdI, commenta il risultato che si sta delineando in Abruzzo -. Siamo contenti di aver espresso una candidatura che è stata vincente, unificante, convincente. Proporremo per l’Abruzzo un modello spendibile a livello nazionale.
00.30 – 1ª Proiezione Liste Centrodestra
Lega 27.3% – Forza Italia 10.7% – Fratelli d’Italia 7.0% – DC-Udc-Idea 3.1% – Azione Politica 2.5%
1ª Proiezione Proiezione Liste Centrosinistra
Legnini Presidente 9.2% – PD 7-9% – Progressisti-Sin-LeU 3.3% – Abruzzo Insieme 2.3% – Solidali e Pop. centristi 2-2% – Abruzzo in Comune 2.1% – Centro Democratico 1.5% – Avanti Abruzzo 1.0%
1ª Proiezione Movimento 5 Stelle
Movimento 5 Stelle 19.4%
00,25 – Proiezioni sulle coalizioni (12% dei voti scrutinati)
Centrodestra 50,6%, centrosinistra 29,04%, M5S 19,04%.
00.09 – Su La7 le prime proiezioni elaborate da SWG con un campione del 7%
Marsilio 48.9% – Giovanni Legnini 28.7% – Sara Marcozzi 21.2% – Stefano Flajani 1.2%
23,50 – Prime dichiarazioni dopo la chiusura dei seggi. Paola Cianci, candidata della lista Progressisti con Legnini: “È stata una campagna elettorale intensa, condivisa e ricca di rapporti umani in cui abbiamo cercato di comunicare la nostra idea di Regione dove al centro dell’agenda politica dovrà esserci sicuramente il lavoro”.
23,42 – Prime dichiarazioni dopo la chiusura dei seggi. Lina Marchesani, candidata del Pd: “Una campagna elettorale concentrata in un mese è frenetica, ma per me è stata emozionante, nella consapevolezza di aver combattuto per la migliore guida per il nostro Abruzzo, Giovanni Legnini. L’affetto che ho trovato nei tanti cittadini che ho incontrato mi riempie il cuore. Al di là di quello che sarà il risultato, ringrazio tutti coloro che mi hanno dato forza ed entusiasmo”.
Marco di Michele Marisi, coordinatore di Fratelli d’Italia a Vasto: “Sono sempre stato convinto di una cosa: non è mai abbastanza quello che si fa durante una campagna elettorale. Non ci si può fermare nemmeno ad urne chiuse, perché anche la difesa del voto allo spoglio è fondamentale, e per questo ringrazio i rappresentanti di lista che in queste ore sono chiamati a svolgere un lavoro importante, così come il ringraziamento va a chi ha sempre percorso la nostra strada e a chi si è aggiunto di recente sul cammino, condividendo valori e idee. Abbiamo condotto una campagna elettorale sobria e sincera, raccontando la nostra idea di regione e soprattutto mettendo nelle condizioni i cittadini di dare una rappresentanza a questa città ed a questo territorio, presi a schiaffi negli ultimi anni. Attendiamo il responso delle urne”.
23,32 – Dati parziali sull’affluenza (304 comuni su 305): 52,94%.
A Vasto hanno votato 16.055 elettori, pari al 51,59%.
23,30 – Prime dichiarazioni dopo la chiusura dei seggi. Francesco Prospero, candidato di Fratelli d’Italia: “Credo di aver fatto e dato del mio meglio, di aver utilizzato la sobrietà che mi contraddistingue, senza slogan roboanti, senza promesse che non si possono mantenere, senza aver pestato i piedi ad alcuno. Niente camion sei metri per tre, ma solo il mio volto con le sue dimensioni, dal vivo, in ogni casa, in ogni paese nel quale ho trovato chi aveva piacere di ascoltare le mie ragioni. Aspettiamo l’esito del voto, mi auguro i cittadini abbiano voluto restituire un rappresentante di questo territorio in Regione”.
23,15 – Dati parziali sull’affluenza (221 comuni su 305): 50,98%. Cinque anni fa si era attestata al 61,56%.
23,10 – Poco dopo le 23, il Tg3 ha pubblicato i risultati del sondaggio sulle intenzioni di voto realizzato dal consorzio Opinio Italia per la Rai: Marsilio 41-45%, Legnini 30-34%, Marcozzi 20-26%. I risultati degli exit poll, invece, arriveranno dopo la mezzanotte
Ore 23,01 – Gli abruzzesi ormai hanno deciso chi li governerà per i prossimi cinque anni. Ultimi votanti, poi i seggi chiuderanno. Il primo dato sarà quello dell’affluenza. Poi, inizierà lo scrutinio dei voti da cui scaturiranno vincitori e vinti. La lunga notte elettorale è appena iniziata.
AFFLUENZA – Il dato delle 19: 43%, in calo di 2,10 punti rispetto al 2014 (45,10%).
A Vasto, quando mancano ancora i dati di 4 sezioni su 43, hanno votato 15547 elettori, il 42,11% degli aventi diritto.
San Salvo: 41,93%.
Ore 15 – Anche nel primo pomeriggio resta bassa in molti comuni l’affluenza alle urne. Stamani seggi semideserti. La giornata di sole sulla costa ha spinto molti a preferire una passeggiata e a rimandare il voto alle ore del tardo pomeriggio.
Ore 12 – Dati sull’affluenza alle urne nei 305 comuni abruzzesi: 13,42%, in calo di due punti e mezzo rispetto al 15,92% di cinque anni fa.
Provincia di Chieti: 13,17% (nel 2014 15,48%). Provincia dell’Aquila: 13,01% (13,13%). Provincia di Pescara: 14,13% (17,57%). Provincia di Teramo: 13,45 (17,64%).
A Vasto: 5148 votanti, pari al 13,94%. A San Salvo 12,06%.
CINQUE ANNI FA – Nel 2014, vinse il centrosinistra. Luciano D’Alfonso divenne presidente della Regione Abruzzo con il 46,3%, battendo il governatore uscente, Gianni Chiodi (centrodestra), che si fermò al 29,26%, mentre Sara Marcozzi raccolse il 21,33% dei consensi e il candidato della lista di sinistra Un’altra Regione, Maurizio Acerbo, si ferò al 3,11% non entrando in Consiglio regionale.
LA POLEMICA – Due tweet di Salvini scatenano la polemica. Stamani, alle 7:05, il vice premier ha scritto sul suo profilo Twitter: “Io ce l’ho messa tutta! Oggi tocca a voi: dalle 7 alle 23, bastano 5 minuti del vostro tempo: una croce sul simbolo Lega e vinciamo”. Poi, dopo l’affluenza rilevata a mezzogiorno: “Chi non va a votare ha già perso, libertà è partecipazione! #elezioniAbruzzo #Abruzzo #oggivotoLega”.
Il Pd attacca. Nicola Zingaretti, presidente del Lazio e candidato alla segreteria dem: “Oggi si vota in #Abruzzo e il ministro degli Interni #Salvini viola la legge elettorale facendo propaganda. Pensano al partito distruggendo l’Italia. L’arroganza e l’incapacità al potere. Iniziamo a mandarli a casa”. E l’ex premier Paolo Gentiloni: “In una domenica elettorale il ministro dell’Interno non deve17:27 10/02/2019 fare propaganda. Punto”.
LA SCELTA – Sedici ore per scegliere. Un milione e 200mila abruzzesi chiamati a eleggere, dalle 7 alle 23 di oggi, il nuovo presidente della Regione e i 30 consiglieri regionali. Si è conclusa ufficialmente venerdì una campagna elettorale anomala, concentrata in un mese per sfociare nelle elezioni a febbraio. Non è, però, la prima volta in cui in Abruzzo si vota d’inverno: nel 2008, infatti, si andò alle urne a dicembre.
Un voto che assume un significato nazionale: è il primo test elettorale per le forze che sostengono il Governo Conte, Lega e Movimento 5 Stelle, schierate su fronti opposti: il Carroccio col centrodestra, i pentastellati da soli. Il centrosinistra punta a confermarsi alla guida della Regione. Per la prima volta, alla competizione regionale partecipa CasaPound, partito di destra che presenta una propria lista.
COME SI VOTA – Urne aperte per 1.211.204 elettori, di cui 591.635 di sesso maschile e 619.569 di sesso femminile, distribuiti sulle 1.633 sezioni istituite nei 305 comuni dell’Abruzzo. Voteranno per la prima volta 11.730 elettori che sono diventati maggiorenni quest’anno.
Ecco come si vota: LEGGI
GLI SFIDANTI – Quattro gli aspiranti alla carica di presidente: Giovanni Legnini (centrosinistra), Marco Marsilio (centrodestra), Sara Marcozzi (Movimento 5 Stelle), Stefano Flajani (CasaPound). Quindici le liste in campo e 428 gli aspiranti consiglieri regionali su 29 seggi disponibile. Il Consiglio è composto da 31 consiglieri, compresi il presidente eletto e il primo dei candidati presidenti sconfitti. Il terzo e il quarto resteranno senza poltrona.
Lega, Forza Italia, Udc-Dc-Idea e Azione Politica; l’ex vicepresidente del Csm e sottosegretario all’Economia Giovanni Legnini, 60 anni, avvocato, di Roccamontepiano (Chieti), a capo di una coalizione civica e di centrosinistra composta da 8 liste, Partito democratico, Legnini Presidente, Abruzzo Insieme, Avanti Abruzzo, Abruzzo in Comune, +Abruzzo, Progressisti per Legnini, Centristi per l’Europa-Solidali e popolari; Stefano Flajani di CasaPound, 47enne avvocato di Alba Adriatica (Teramo).
Giovanni Legnini. Sessant’anni, nativo di Roccamontepiano, di cui è stato sindaco trent’anni fa, è avvocato. Senatore prima coi Ds e poi col Pd, a Roma ha avuto incarichi importanti: sottosegretario alla presidenza del Consiglio nel Governo Letta, è stato eletto vice presidente del Consiglio superiore della magistratura a settembre del 2014, carica che ha ricoperto fino a settembre del 2018. È sostenuto da 8 liste: Pd, Legnini Presidente, Abruzzo Insieme, Avanti Abruzzo, Abruzzo in Comune, +Abruzzo, Progressisti con Legnini, Centristi per l’Europa-Solidali e Popolari. La sua candidatura ha ridato entusiasmo al centrosinistra e speranza nella rimonta.
Marco Marsilio. Cinquantuno anni, romano di famiglia abruzzese (originaria di Tocco da Casauria), è senatore di Fratelli d’Italia. È in Parlamento dal 2008. “La mia è una famiglia di emigranti. Mi candido affinché nessun abruzzese debba più lasciare la sua terra”. Lo sostengono cinque liste: Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Udc-Dc-Idea, Azione politica. Per lui sono scesi in campo i leader nazionali del centrodestra: Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, in questo mese di campagna elettorale, hanno percorso l’Abruzzo in lungo e in largo per spingere Marsilio verso la vittoria.
Sara Marcozzi. Quarantuno anni, avvocato di Chieti, Sara Marcozzi è stata eletta consigliera regionale nel 2014. Come cinque anni fa, il Movimento 5 Stelle la candida alla presidenza della Regione, quest’anno con lo slogan “La forza gentile”. In campagna elettorale, ha lanciato bordate al Pd, ma anche al centrodestra e alla Lega, alleata del M5S nel Governo nazionale. Per lei, il vice premier Luigi Di Maio ha fatto tappa in Abruzzo numerose volte in campagna elettorale. Se vincesse, farebbe dell’Abruzzo la prima Regione governata dal Movimento 5 Stelle.
Stefano Flajani. Quarantotto anni, avvocato di Alba Adriatica (dove molti anni fa è stato candidato sindaco per una lista civica), è l’outisider della competizione. È il candidato governatore scelto da CasaPound, il partito di destra che, per la prima volta, presenta una lista alle regionali abruzzesi. Per sostenerlo, da Roma è arrivato il leader nazionale, Simone Di Stefano. “Se entro in Consiglio regionale – afferma Flajani – riusciremo a cambiare questa Regione”.